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La terra, là dove tutto ha inizio.

Hai mai pensato al significato della terra?
La terra in cui affondano le radici gli alberi, dove trovano linfa vitale i fiori dei vasi sui nostri balconi e nella quale talvolta ci sporchiamo le suole delle scarpe.

Questa stessa terra in Africa ha un Valore nel creare vere e proprie opere d’arte.
Si tratta dei tessuti maliani conosciuti come bògòlan, o meglio bògòlanfini.
Il Mali è infatti la culla di una millenaria tradizione sartoriale perpetrata dalle donne e dagli uomini di etnia Bambara (o Bamana).
Che arriva sino a noi oggi grazie alle loro innate doti manuali e alla loro biblica pazienza.
Insieme ad una tenace volontà di onorare il passato e farlo rivivere in tutto il suo splendore.

Letteralmente la parola bògòlanfini significa ‘panno al fango’.
In particolar modo è bògò, la terra (insieme ad altri coloranti naturali a base di infusi di foglie e cortecce), a conferire al tessuto iniziale bianco le più diverse sfumature, dal grigio fumeè al nero.

E se nella lingua russa bog (бог) significa proprio Dio, è bizzarro, ma altresì azzeccato, rilevare il parallelismo linguistico proprio con bògò, la terra maliana tanto adorata e venerata al pari di un Essere Superiore.
Una vera e propria divinità dai poteri taumaturgici.
Che permette l’evolversi di un processo fortemente sacro e valoriale.

La sua origine risiede nel fango melmoso che decora le rive del terzo fiume più lungo d’Africa, il Niger.
La sua tonalità scura rimanda alla pelle dei suoi abitanti.
La sua sostanza è plasmata nei chicchi di sabbia con i quali i bambini sono soliti giocare e sporcarsi liberamente.
E che l’harmattan, il vento africano che spira dalle regioni del Sahel, talvolta trasporta sino a noi, trascendendo i confini geografici e facendo visita anche al versante settentrionale del mondo.

Il tessuto chiamato bògòlan è il frutto di un processo che dura tanti giorni e che conta altrettante fasi.
E se un ruolo fondamentale lo gioca la terra, allo stesso modo cruciali si rivelano il sole e l’aria.
Insieme alla maestria e manualità degli artisti maliani.
L’arte sartoriale della produzione di bògòlan è perciò una sorta di ancestrale rito mistico che va protetto, preservato e tramandato ai posteri.

La prossima volta che maneggi, calpesti o odori la terra, facci caso, e ricordati che stai dialogando con una opera d’arte in potenza!

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